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Semplicemente, Chernobyl era più grande, più antica e, in definitiva, più importante."Chernobyl è il nome della catastrofe, Pripyat ne è il simbolo più visibile...".

I dettagli relativi alle cause, alle responsabilità e alle conseguenze del disastro sono, incredibilmente, ancora oggi in gran parte oggetto di discussione. Quel che si sa per certo, tuttavia, è che l'incidente avvenne nel corso, e in qualche modo a seguito, di un "test di sicurezza" durante il quale qualcosa andò storto, provocando un repentino aumento di potenza e di temperature all'interno del reattore n°4 della centrale. L'evento provocò la scissione dell'acqua di raffreddamento e l'accumulo di idrogeno a così alte pressioni da causare un severo danno alle strutture di contenimento e la conseguente fuoriuscita di idrogeno e di grafite incandescente, sostanze implicate nel funzionamento del reattore o derivanti dalla sua attività: a contatto con l'aria, esse innescarono una violenta esplosione che scoperchiò letteralmente il reattore. Dal varco così creatosi scaturì una densa nube di materiali radioattivi che ricadde successivamente su un'ampia area intorno alla centrale, contaminando l'ambiente e spingendosi, veicolata dalle correnti e dai venti, fino all'Europa orientale, alla Scandinavia e forse anche oltre. Flora, fauna e popolazione furono colpiti dalle radiazioni o vennero direttamente in contatto col materiale radioattivo.

Come ho accennato implicitamente all'inzio, non sembra esistere un bilancio oggettivo, effettivo e documentabile dell'impatto socio-ecologico, in quanto le stime e i numeri tendono a variare, anche notevolmente, a seconda della fonte che li diffonde: si va da circa trenta unità a varie centinaia di migliaia di individui, in aumento. Almeno inizialmente, anche la flora e la fauna subirono danni rilevanti ma, a distanza di anni dall'incidente, sembrerebbe quasi che l'abbandono dell'Uomo abbia giovato alla Zona più di quanto le radiazioni abbiano pesato (e questo la dice lunga su come stiamo trattando questo pianeta...).

Ciononostante, l'area toccata più da vicino dalle radiazioni e dal materiale radioattivo rimane un limbo off-limits per gli esseri umani e la vicenda di Chernobyl rappresenta ancora oggi il più grave disastro nucleare civile che la Storia ricordi.

panoramica generale

La centrale nucleare di Chernobyl è situata circa 18 km a nord-ovest della città di Chernobyl; circa 110 km a nord della città di Kiev, capitale dell'Ucraina; dista circa 16 km dal confine con la Bielorussia.

La città ucraina di Pripyat, che dista appena 3 Km circa dalla centrale, prende il nome dall'affluente del fiume Dnepr che scorre, nell'ultimo tratto, vicinissimo a Chernobyl.  Sebbene la dicitura corrente sia stata, e sia ancora, "centrale di Chernobyl", deve essere chiaro fin d'ora come la città di Pripyat sorgesse molto vicina alla centrale, assai più vicina rispetto alla città di Chernobyl stessa.

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