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Nel vecchio Blog potrete trovare alcuni articoli che ho via via raccolto in proposito: la Centrale non è solo il centro geografico della Zona ma anche e soprattutto il luogo, con particolare riferimento al reattore n°4, da cui tutto è iniziato e, sotto un certo punto di vista, con cui tutto è finito.

Mi piace pensare che questo Sito sia una goccia nell'oceano di pensieri, resoconti, cronache e riflessioni che contribuiscono a mantenere "presente" la consapevolezza della tragedia di Chernobyl affinchè ci sia sempre un ricordo "vivo" cui fare riferimento per evitare errori... evitabili.

La chnpp

Centro logistico e geografico nonchè, in ultima analisi, causa dell'esistenza stessa della Zona è la centrale nucleare di Chernobyl e, in particolare, il suo reattore n°4. Ho dedicato agli aspetti tecnici della centrale e agli eventi che l'hanno coinvolta e sconvolta l'intera Sezione "26/04/1986", ragion per cui, in questa sede, mi limito a fornire qualche notizia di carattere generale per inquadrare l'area.

La centrale nucleare "V. I. Lenin" sorge a 20 chilometri scarsi dalla città di Chernobyl ma solo 3 chilometri circa dalla città di Pripyat (sulla mappa satellitare è possibile farsi un'idea piuttosto chiara delle distanze).

Ci si riferisce alla centrale anche con la sigla ChNPP (dall'inglese "Chernobyl nuclear power plant") e spesso si tende, forse un po' troppo semplicisticamente, a identificare con essa il solo reattore n°4.

In realtà la centrale disponeva di altri tre reattori funzionanti, più due in fase di costruzione all'epoca dell'incidente: il reattore n°4, semplicemente, rimane il più famoso solo per le tristi vicende che ben conosciamo. Dopo l'esplosione che lo ha letteralmente scoperchiato, è stata costruita un'immensa copertura di fortuna, nota come "sarcofago", col fine di contenere temporaneamente la dispersione di scorie radioattive. Il sarcofago ha avuto una propria utilità ma la rapidità con la quale fu elaborato e costruito e i materiali che ci si è adattati a impiegare non gli hanno permesso di contenere perfettamente le emissioni. Nel 2009 è cominciato il lungo lavoro di costruzione di un nuovo sarcofago, più efficiente e più duraturo, ultimato a novembre del 2016 ed entrato ufficialmente in funzione a luglio del 2019.

Come ho accennato poco sopra, e deve essere molto chiaro, nel 2016 il New Safe Confinement (NSF), costato più di un miliardo emmezzo di Euro, è stato installato, divenendo la più grande struttura mobile mai costruita. Si tratta, appunto, del "nuovo sarcofago", che copre quello vecchio garantendo una messa in sicurezza effettiva della durata di circa 100 anni. In altre parole: il reattore n°4, attualmente - e per molto tempo ancora, salvo "particolari" interventi - situato  presso la ChNPP, è racchiuso dal "vecchio" sarcofago costruito "frettolosamente" nel 1986. Il vecchio sarcofago, la cui durata effettiva fu stimata in circa 30 anni, è stato nel 2016 ricoperto da un "nuovo sarcofago", l'NSF, a tutti gli effetti entrato in funzione nel 2019. La durata del NSF, che dovrà contenere il vecchio sarcofago e le radiazioni presenti nel sottostante reattore, è stata stimata in circa 100 anni. Nel frattempo avranno luogo i lavori finalizzati a smantellare e smaltire il vecchio sarcofago.

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