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i freedom

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I Freedom sono un instabile miscuglio di anarchici, terroristi e menefreghisti. 

Considerano la Zona una regione di test per le armi della Terza Guerra Mondiale e sono fermamente intenzionati a impedire che i Militari realizzino i loro piani. Pertanto si oppongono strenuamente ai Duty e alle forze armate. Svolgono soprattutto azioni diversive particolarmente brutali e lottano per il libero accesso alle informazioni sulla Zona.

Si dice che il fondatore dei Freedom si sia avventurato verso il centro della Zona e che ora viva laggiù da qualche parte ma si tratta soltanto di dicerie prive di fondamento.

La guerra intrapresa con la Duty è più un qualcosa di ideologico che di realmente necessario, in quanto, per entrambe le fazioni, la priorità non è annientare l'avversario bensì gestire, ciascuno a modo suo, la Zona e le implicazioni che da essa derivano.
Non è difficile apprezzare con un sorriso la filosofia della Freedom, grazie alla sua spontanea semplicità: i Freedom desiderano vivere finalmente liberi e, paradossalmente, hanno trovano una qualche libertà proprio nella Zona, che di per sé rappresenta un piccolo inferno chiuso.
Riuscire a instaurare un qualche equilibrio dinamico con la Zona  è forse l'unica e ultima opportunità per realizzare il sogno della Freedom.

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In "Clear Sky" i Freedom hanno la propria base situata nella Valle oscura, presso la fabbrica abbandonata: un quartier generale ben strutturato e ottimamente difendibile, vario e spazioso quanto basta, in un'area relativamente fuori mano e, quindi, poco frequentata ove cercare di "godersi" la vita nella Zona.

In particolare, i Freedom rappresentano gli antagonisti dei Duty per eccellenza. Sono capeggiati da Chekhov, un comandante capace ed equilibrato, in grado di guidare con polso la Fazione senza dare giri di vite eccessivi: insomma, riuscire a mediare le c@zzebubbole di Yar e Bossolo con un ringhio - e un sorriso - sulle labbra non è da tutti!

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In "Shadow of Chernobyl" i Freedom conservano il proprio stile "organizzato ma rilassato", perfetto connubio fra una struttura militare e una casa di tolleranza. Sono stanziati nei Depositi militari, presso la base militare in disuso.

La mentalità e i rapporti che i Freedom hanno con i Duty e con la Zona sono sostanzialmente immutati: è guerra aperta e costante fra le due Fazioni e la Zona rimane il teatro ideale per una vita migliore, col quale cercare in tutti i modi di integrarsi al fine di imparare a convivere con il proprio passato e il proprio presente.

In SoC è Lukash il capo dei Freedom: come carisma e rappresentazione è sovrapponibile a Chekhov ma, considerata la sua guardia del corpo personale, è affetto da evidentemente paranoia...

In "Call of Pripyat" i Freedom occupano un'ala della stazione ferroviaria di Yanov, all'interno della quale rispettano l'accordo di non belligeranza stipulato con i Duty e gli altri stalker.

Al di fuori dei confini di Yanov, tuttavia, è guerra aperta con la Duty e con i Militari per il controllo delle aree circostanti e la supremazia armata.

Hanno un trafficante che si occupa di compravendita di equipaggiamenti vari.

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