Avrei voluto girarci intorno partendo da toni amichevoli per poi trucidare gli individui in questione, come suggeritomi dal Controllore nella foto qui accanto. Ciononostante mi rendo conto di stare invecchiando male, quindi arrivo subito al punto: non pubblicherò nè qui nè sulla pagina di Facebook, alcuna notizia, foto, link o riferimento riguardante le probabilmente involontarie, ma ovviamente prevedibili, conseguenze che la recente serie TV dedicata al disastro del 1986 ha innescato: un nuovo disastro.
"Probabilmente involontarie", perchè mi piace pensare che i produttori della serie avessero le migliori intenzioni, in termini di divulgazione e realismo, quando hanno deciso di sviluppare la serie. Sempre a parer mio è evidente che il produttore non era interessato a una fiction di intrattenimento, nè a un'opera di divulgazione sotto le righe, quanto, piuttosto, a una serie breve, intensa, ben documentata e di forte impatto, visivo ed emozionale. Serie che, in effetti, ha avuto un enorme e, a mio personale avviso, meritatissimo successo, sia di critica che di pubblico.
Quest'ultimo, il pubblico, è sempre molto vario... variegato... e/o avariato... e, di qui, la mia seconda osservazione: parlo di "ovvie conseguenze" perchè, indipendentemente dal contesto e dalle migliori intenzioni iniziali, una buona fetta di pubblico sembra sempre essere, o più semplicemente è, incapace di ascoltare, comprendere e fare propria la realtà di un incidente drammatico, le cui conseguenze, ancora presenti nella nostra quotidianità, esigono rispetto, ascolto, disponibilità a mettere costantemente in discussione le proprie posizioni e, non ultima nè inadeguata, grande costernazione.
L'interesse patologico a qualcosa di importante soltanto perchè, momentaneamente (dai, lo sappiamo tutti che, trascorso il tempo di gloria della serie TV, gli eventi del 1986 "passeranno di moda", di nuovo), sulla cresta dell'onda dei media è... come definirlo... una schifezza, che riflette, in quanto tale, la natura stessa degli individui che lo manifestano.
Concludendo: siete interessati a quel che riguarda la Zona e l'incidente di Chernobyl? Continuate a seguire la Darimar's Zone, proseguirò col pubblicare resoconti, notizie e documentazioni sulla realtà delle cose che, dal 1986, hanno accompagnato i 30 km² intorno alla Centrale V. I. Lenin.
Volete visitare la Zona in modo legale, sicuro e con l'occasione di crescere non solo culturalmente ma anche come esseri umani? Contattate Francesca e chiedetele informazioni sui viaggi organizzati di cui si occupa.
Siete interessati a ragazze seminude che si fanno un selfie vicino alla ruota panoramica del luna park di Pripyat o a individui non meglio identificati che si lasciano penzolare dal Duga-1 appesi a una fune? Credo che troverete qualcosa che rifletta la vostra natura su ben altri siti: qui, come accennato poco sopra, non ci occupiamo di schifezze e non concediamo loro spazio.
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