Visitare di persona la Zona di Alienazione è, e rimane, uno dei sogni proibiti di qualsiasi fedele appassionato di S.T.A.L.K.E.R. anche se, a quanto pare, siamo in buona compagnia, dal momento che stime attendibili prevedono circa 60.000 visite solo quest'anno.
Dal 2007 le principali domande dei Giocatori italiani a riguardo sono rimaste immutate: è sicuro o rischio di irradiarmi le palle? E' legale o devo aspettarmi che qualche sbirro ucraino mi spari addosso? Come cavolo mi organizzo per viaggio, visita ed esfiltrazione senza parlare, leggere nè capire una sillaba di russo o di ucraino?
Alcuni fanatici integralisti sostengono che il Monolite ci abbia messo lo zampino; diversi stalker Solitari, tuttavia, spergiurano che sia stato uno di loro, una volta raggiunto con successo l'Esauditore di desideri al centro della Zona, ad aver formulato una richiesta adeguata. Cardan è disposto a svelare ogni mistero e a fornire qualsiasi spiegazione in cambio di quattro giri di vodka: fatto sta che, da qualche anno, è nato il Chernobyl-italian tour!
Si tratta di un viaggio organizzato, che si ripete periodicamente (esempio), volto a consentire un tour completo, sicuro, legale, rispettoso e appassionante all'interno della Zona di Esclusione. Il tutto, ovviamente, gestito da italiani e formalizzato in lingua italiana. "Il che non guasta", ha sentenziato Petrenko.
Anzitutto, non si tratta di un viaggio "toccata-e-fuga": l'organizzazione prevede un'esperienza godibile e fruibile, capace di entrare in contatto con la realtà della Zona e la cultura ad essa relativa. L'esperienza dura da un minimo di 3 a una media di 4-5 giorni e si propone di fornire un contatto diretto con l'Ucraina: Kiev è in genere parte integrante del tour, vitto e alloggio tendono a rientrare negli standard dell'ex Unione Sovietica (di cui la Zona, lo ricordiamo, faceva ancora parte nel 1986) e anche i contatti umani prevedono l'interazione con veterani reduci dal disastro di Chernobyl e con "samoseli" ("auto insediati", in lingua ucraina) ancora residenti in loco.
In secondo luogo, è obiettivo di prioritaria importanza rendere il tour un vero e proprio "viaggio culturale", cogliendo l'occasione per raccontare, illustrare e spiegare gli aspetti della cultura sovietica e post-sovietica che permeano, a oggi, l'Ucraina e la Zona in particolare.
Terzo, non c'è nulla di improvvisato: il tour si appoggia, all'Agenzia viaggi Fuorirotta Tour Operator, da anni professionisti ed esperti del settore, capaci di gestire abitualmente l'organizzazione formale dei viaggi culturali nella Zona di esclusione.
Infine, le tappe del tour: potrebbe esserci una certa variabilità ma, in genere, sono punti fondamentali la città di Chernobyl, la Centrale nucleare "V.I. Lenin", l'antenna Duga presso l'installazione Chernobyl-2, vari villaggi circostanti (Kopachi è tappa fissa!) parzialmente o completamente abbandonati e, naturalmente, Pripyat.
La referente e organizzatrice del tour è Francesca Gorzanelli, con la quale ho recentemente avviato una mutua collaborazione finalizzata al raccoglimento e alla diffusione di notizie culturali e informazioni riguardanti la Zona, il disastro di Chernobyl e S.T.A.L.K.E.R.: per l'occasione, Francesca è stata reclutata fra le fila della Clear Sky, considerata la sua natura di esploratrice/raccoglitrice di informazioni sulla Zona e il suo carattere "combattente". Lebedev ne è stato entusiasta!
A questo punto non abbiamo più scuse, tranne le minime dettate dal buon senso e dalla Legge: se siete minorenni, se avete il passaporto in scadenza entro 6 mesi, se non avete spirito di adattamento, se non siete in grado di rispettare le regole e se non siete capaci di portare rispetto per la memoria storica della Zona, allora dovrete rimanere presso il Villaggio dei novellini: Sidorovich baderà a voi ma sarà moooolto scontento di dover perdere il suo tempo per causa vostra...
Per tutti gli altri... dovrei indirizzarvi verso Nord ma sappiamo bene che la Zona è di là, verso Est!
A proposito: ti credi uno stalker "veterano"? Beccati questo pentalogo a cura della nostra Francesca (l'ho vista bere e scherzare con Cold al bar della Clear Sky, l'altro giorno!):
5 cose che non sai sui viaggi nella Zona
1) La Zona di esclusione non è un luogo "morto", non come ti fanno credere, ed anzi, è uno dei luoghi più visitati dell'intera Ucraina. Per il 2018 sono attesi circa 60mila visitatori.
2) La centrale nucleare di Chernobyl non è "chiusa". Qui vi lavorano ancora tantissime persone perchè è in fase di decommissione (smantellamento) e questa è una procedura che richiederà ancora svariati anni.
3) Chernobyl non è disabitata, anzi, è una cittadina dove a tutt'oggi vivono diverse persone. Alcuni sono lavoratori della centrale nucleare, altri sono impiegati ministeriali ed alcuni sono residenti. La cittadina è "pulita", ovvero il livello di radiazione rilevabile qui non è altro che quello di fondo naturale (intorno a 0.200 microSievert/ora. Molte città europee presentano un livello di radiazione di fondo più elevato.) A Chernobyl potrai prelevare denaro da un bancomat, questo per dirti che non sei fuori dal mondo... anche se, sulla carta, è così.
4) Soggiornando nella Zona di esclusione per alcuni giorni non morirai. La Zona è chiusa ed è vietato risiedervi, certo, ma soggiornare per alcuni giorni non comprometterà la tua salute (a meno che tu non abbia patologie particolari e problemi di salute, e quindi questo è un viaggio che ti sconsigliamo di cuore). Il livello di radiazione presente oggi nella Zona si è notevolmente abbassato e, fatto salvo per alcuni hotspot noti (punti caldi), non ti troverai in condizioni pericolose. Gli hotspot sono rilevabili con il contatore Geiger e sono noti a tutte le guide locali, quindi non "inciamperai" mai in un "piede d'elefante" mortale all'istante. Altrimenti ti comunico che stai leggendo i racconti di una sopravvissuta, dato che, ad oggi, ho trascorso 27 giorni e 26 notti all'interno della Zona ed ho in previsione di passarne altrettanti quaggiù, mentre altri membri del Team vivono proprio qui.
Ed anzi, ti ricordo che se vuoi viaggiare con noi non hai che da scriverci (chernobyl.italiantour@gmail.com).
Non ti porteremo a "vedere" la Zona facendoti credere che si tratti dell'inaccessibile Area51, bensì ti porteremo a "vivere" la Zona, insieme alle persone che c'erano all'epoca dell'incidente.
5) Nella Zona esistono regole ferree e chi non le rispetta (e dovesse essere beccato in flagrante) dovrà vedersela con la Milizia. Entrare illegalmente nella Zona è sì un'esperienza adrenalinica, ma ancor più adrenalinico è essere "fermati" dalla polizia locale. Allo stesso modo, per i visitatori legali, esiste il coprifuoco dalle 22 alle 7 del mattino.
*Prende della vodka per le radiazioni e 1000 RU*
Ok andiamo, sai percaso dov'è Sid?